Thursday, December 14, 2006

MAPPATURA MAGNETICA.

L‘operare con il territorio mi ha spinto a ricercare approcci più intimi con le sue energie.

Una delle possibilità di contattare queste energie è quella di rilevare la rete magnetica che ricopre tutta la superficie terrestre.
Esistono vari tipi di emissioni magnetiche e di reti dalle diverse dimensioni; io ho imparato ad interagire con quella chiamata “Griglia di Hartmann”: con una semplice bacchetta di rame piegata convenientemente e un poco di pratica tutti possono definirne gli allineamenti e i suoi nodi di forza, dove è meglio non sostare per lungo tempo (scrivanie, letti, divani).

La conoscenza e la percezione di queste zone patogene ha le proprie origini nella notte di tempi: tutte le costruzioni antiche marcano con le loro linee portanti questi punti di energia; come per esempio i menhir e i dolmen presenti in tutta Europa.
In oriente sono chiamati “schiena del drago” e in alcuni rituali sciamanici vengono “domati” con la musica di tamburi, campane,trombe e canti.

Per le colonne che costruisco, dove è possibile, sia per le postazioni esterne che per quelle all’interno, la messa in opera tiene conto della presenza dei nodi magnetici.

Con l’allestimento dell’esposizione permanente nel palazzo dove si trova il mio laboratorio, in occasione dell’equinozio d’autunno del 2002, ho voluto offrire una mappatura magnetica scala 1:100 della superficie a coloro che vi lavorano, di cui riproduco una parte.



La mappatura dei nodi della rete H del palazzo in via Besso 42a